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Orchidea: fiore del nord Europa

Orchidea vectorL’orchidea è una pianta affascinante per la sua provenienza e per le bellissime infiorescenze ????. Nel tempo si sono diffuse anche varietà provenienti da ambienti più freddi, più adattabili alle condizioni di vita europee.

 

????Come prendersene cura?

Le orchidee sono delle piante originarie di climi totalmente differenti dal nostro, che solitamente vivono in climi tropicali dove le temperature sono sempre elevate e l’umidità è alta.

La coltivazione in Italia è possibile ma solo tenendo queste piante in appartamento durante i mesi più freddi. Le temperature minime di crescita per le orchidee infatti devono essere di almeno 18-20 °C e per questo vanno tenute al caldo durante i mesi invernali.

L’orchidea è anche è una delle piante più esigente per quel che riguarda l’umidità e per curarle al meglio dovremo ricordarci di mantenere un’elevata umidità intorno alla pianta con frequenti vaporizzazioni delle foglie e del fusto. Un altro fattore importante per queste piante è la luce poichè si tratta di piante che hanno bisogno di luce ma mai di luce diretta e preferiscono luce diffusa.

L’orchidea più adatta ad essere coltivata in appartamento è invece delle specie tropicali, che si possono meglio adattare al clima caldo per tutto l’arco dell’anno. l’ideale è posizionarle vicino ad una finestra, ma lontano da fonti di calore o da spifferi; quindi si consiglia di tenere i vasi delle orchidee nelle zone più luminose della casa, in modo che possano godere di una buona quantità di luce senza però venire scottate dai raggi solari diretti; soprattutto durante i mesi estivi ripariamo le piante dal sole diretto, e se le spostiamo all’aperto ricordiamo di ripararle, soprattutto durante le ore più calde della giornata.

Evitiamo in ogni caso di posizionare la nostra orchidea in luogo buio o scuro, perché questo porterebbe la pianta a non produrre fiori e a sviluppare in modo scarso o nullo le radici ed il fogliame. Perciò vi consigliamo magari una finestra a Sud, possibilmente schermata con una tenda leggera di colore chiaro. Nella bella stagione, all’esterno, possiamo posizionarle sotto ad un albero a foglia caduca o sotto un pergolato.

Le annaffiature devono essere molto frequenti, ma evitando di inzuppare il substrato: ogni 3-5 giorni inumidiamo il terreno con acqua demineralizzata a temperatura ambiente. La parola d’ordine è alta umidità ambientale

????Le origini dell’orchidea

L’orchidea ha un’origine è molto più antica di quel che si pensa, in  quanto la sua comparsa sulla terra ci fa risalire a circa 65 milioni di anni fa. I resti più antichi sono stati trovati nel Monte Bolca presso Verona.

Ma da dove proviene l’origine del suo nome? Non ci crederete, ma dobbiamo giungere fino nell’antica Grecia nel VI e il V secolo a.C, quando un filosofo di nome Teofrasto studiò le sue peculiari radici descrivendole nel suo trattato di botanica come due tubercoli rotondeggianti alla base delle radici. Questi ultimi, data la somiglianza con i testicoli dell’uomo, li rinominò “Orchis” che in greco significa appunto “testicoli” da cui il nome “orchidee”.

Molti uomini e donne nel corso dei secoli l’hanno e la amano tutt’oggi. Gli aztechi, la usavano per aromatizzare le loro gustose bevande a base di caffè, cacao e vaniglia. O anche i cinesi, nel XI secolo, che scrivevano come coltivarle e prendersi cura di loro. Di fatti, Amavano e amano molto questo fiore e le orchidee erano associate alle loro feste di primavera e venivano usate per allontanare le influenze maligne e in modo particolare venivano usate contro la sterilità. Ma è in particolar modo grazie a C. Darwin che scoppia la vera passione, lui ne studia le specie e le tecniche di riproduzione. Da allora in poi inizia la caccia alle orchidee, alla ricerca di nuove variazioni.

Le orchidee sono principalmente delle piante tropicali, provenienti dall’Asia o dall’America precisamente sud e centrale. Ma cresce in maniera spontanea solo nelle zone fredde queste ultime. Le prime sue importazioni che la porteranno poi fino a noi, saranno nelle serre di Inghilterra ed Olanda. Anche per tale motivo molte specie portano il nome dei loro scienziati.

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A tal proposito una storia tratta che di questi scienziati Mr Cattley, fosse un oscuro fioraio importatore di piante che operava nella Londra vittoriana. Alla corte della regina Vittoria si faceva grande sfoggio di orchidee anche se in Europa non si sapeva proprio come coltivarle. I fiori erano venduti a carissimo prezzo e le piante erano normalmente bruciate. Accadde che qualcuno, gli regalasse un carico di piante destinate a morte certa e Mr Cattley le stivò in un suo locale di Soho (l’equivalente del quartiere Kalsa a Palermo) un quartiere umido, con stradine strette e poco areate.

L’anno successivo le piante fiorirono, Cattley vendette i fiori e fece un sacco di soldi. Lo stesso accadde anche l’anno successivo. Cattley, diventato un famoso imprenditore e non riuscendo più a tenere nel suo “sottoscala di Soho” tutte quelle piante, fece costruire delle bellissime serre fuori Londra e vi trasferì tutte le sue piante, fece anche ridipingere il locale di Soho con l’intento di usarlo come punto vendita. Purtroppo tutte le piante morirono, Mr Cattley che si era indebitato per costruire le serre, sopraffatto dalla sfortuna si suicidò. Ma questa è solo una leggenda.

Un altra storia più mitica che da leggenda urbana, vede Orchis, un bellissimo ragazzo, nato dall’unione di una ninfa con un satiro. Un giorno durante i festeggiamenti di Dionisio, dio del vino e delle feste, tentò di sedurre una sua sacerdotessa, cosa proibitissima dalla divinità stessa. Il ragazzo superbo e superficiale non badò alle ripercussioni che avrebbe potuto scatenare dalle sue azioni dettate da deliri di onnipotenza, e ciò lo condannò ad essere dato in pasto alle belve feroci. Ma gli Dei non vollero permettere che una tale bellezza si perdesse anche il ricordo e così fecero in modo che dai suoi resti nascesse questa meravigliosa pianta, della quale proprio quelle peculiare protuberanze nelle sue radici, richiamassero la causa scatenante della sua rovina.

 

????L’Orchidea nel linguaggio dei fiori

Ma cosa comunichiamo ai nostri cari o conoscenti quando ci premuriamo di regalare una preziosa pianta come l’orchidea?
beh, in quel caso staremo dicendo alla persona interessata che è unica nel suo genere. Chi la regala, regala anche l’idea di voler dedicarsi interamente  alla persona che riceve il regalo, e in parte è un messaggio che evoca, con il suo profumo, aspettative o gratitudine di approfondire il rapporto. Per i più curiosi inseriamo nel dettaglio le varie variazioni per specie:

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Ricapitolando quindi l’orchidea è un regalo perfetto non solo perché vanta tantissimi colori. Ma anche perché sono dei fiori molto più longevi rispetto ai fiori recisi. Con le giuste cure e attenzioni puoi infatti continuare ad apprezzare a lungo un’orchidea di qualsiasi colore a casa tua anche dopo i festeggiamenti.

 

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